Alleanza della Luce
Valleterna,
Neenuvar e, in seguito,
Corona del Re
Dal
caduceo 1261 al
fiorile 1262
Descrizione
Fu chiamato
Alleanza della luce, con la pretesa di richiamarsi ai valori di onore e giustizia, il patto che unì le genti di Valleterna e Neenuvar nella
Terza Guerra dei Tre Re. Mentre le compagini concorrenti, l'
Alleanza del Ghiaccio e del Fuoco e l'
Alleanza della Torre e della Vela stabilirono i loro sodalizi già nel caduceo 1261, i seguaci della "luce" trovarono la loro comunione solo a ridosso della rivendicazione pubblica al trono dei tre pretendenti al banchetto di Candia del
nevoso successivo. I due principati si accordarono per sostenere la pretesa al trono del principe di Valleterna, Edoardo II dei Castamanti.
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Le corti che firmarono il patto, a Candia |
Nel
pluvioso 1262 gli alleati piegarono
Alarico D'Urso con il
ricatto e convinsero la tentennante Corona del Re a
vassallarsi ufficialmente a loro. Gli eventi bellici volsero poi a loro sfavore ma nello scontro finale, passato un altro mese, riuscirono di nuovo a impiegare con successo il sotterfugio e ottennero anche la
resa di
Temistocle degli Alessandridi, con il che, il patto poteva considerarsi sciolto per raggiungimento dello scopo del suo statuto.
Personaggi Coinvolti
Il Principe
Edoardo II dei Castamanti e la sua
corte.
Il Nentar
Galdor Elentauron e la sua
corte.
In seguito anche il Reggente
Tancredi Roncaglia e la
corte di Corona del Re.
Novità e Dicerie
Tentammo senza successo al Torneo della Rosa di portare dalla nostra parte Venali e, in subordine, Meridi. A un passo dallo scioglimento del raduno i miei compagni insieme ai pochi coronensi presenti, scorati, si dissero che ci saremmo alleati e sotto il mio sguardo perplesso inneggiarono anche, quasi timidamente, all'accordo. Quelle parole non avevano ancora valore e mesi sarebbero passati prima che i freddi e calcolatori diplomatici della Corona cedessero a schierarsi ufficialmente con noi, preferendo nel frattempo tenere il piede in due scarpe e negoziare anche con i Brumiani ("così se va male potremo mitigare le conseguenze anche per voi", ci dicevano candidamente). Ironicamente, subito dopo il tanto atteso omaggio di Tancredi a Re Edoardo gli avversari ci inflissero la peggior sconfitta della guerra.
[1]
- ^ Dai diari di Aldrico da Bosco Alto, artefice valniano.